sabato 30 luglio 2011

A proposito di stili.

Come accennato nel post briciole di storia, la pratica bonsai è stata codificata nel tempo, dando origine ai diversi stili di bonsai in base alla loro forma e alle proporzioni.
I principali stili sono: Chokkan o eretto formale con tronco dritto e chioma a palchi; Bankan o eretto informale con tronco curvilineo e chioma a palchi; Han-Kengai o semicascata con tronco molto inclinato e chioma a palchi; Kengai o a cascata con tronco ricadente verso il basso e chioma a palchi; Shakan con tronco obliquo; Hokidachi o a scopa rovesciata con tronco dritto e chioma ombrelliforme; Sekijoju con le radici che avvolgono la roccia e affondano nella terra; Bunjingi o litterati con tronco sottile, obliquo e molto alto privo di fronde salvo che in cima; Sokan o con tronco doppio; Yose o di gruppo, in genere rappresentano delle piccole foreste ed in genere il numero degli alberi è dispari.




In tutti gli stili la forma geometrica ricercata è il triangolo, ovviamente un triangolo virtuale che può riguardare solo la chioma o l'intero albero. Come si è detto il bonsai in quanto albero rappresenta per la cultura orientale il collegamento tra la terra e il cielo e quindi tra Dio, la terra e l'uomo. Tre elementi rappresentati geometricamente dal triangolo.
Chokan




Takichi



 Han-Kengai



 Kengai


 Shakan



Hokidachi


Sekijoju


Bunjingi



Sokan


Yose

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